Paola Solaroli Moretti
TRATTO DA Memorie Intorno
Racconti di Paola Solaroli Moretti, 2010.
"Negli anni sereni dell'adoslescenza, guerra alle spalle, noi ragazzi, d'estate
al mattino presto raggiungevamo Torre Flavia lungo la spiaggia.
Portavamo con noi, in reticelle di cotone fatte a mano dalle nostre mamme, la merenda e il costume di ricambio. Facevamo il bagno a ridosso della Torre strillando e vociando in un nugolo di spruzzi fino a quando l'appetito ci chiamava a rapporto...Pane e miele o frutta fresca venivano consumati in un minuto e ci dissetavamo dalla bottiglia sotterrata a pelo d'acqua e poi...alla Torre, la nostra mèta.
Alle nostre spalle la Palude, davanti il mare e tra i due la Torre, la vecchia amata Torre.
Un tempo ancorata alla terraferma era ora, intorno agli anni '49-50, raggiungibile solo bagnandosi fino alle ginocchia perchè il mare, avanzando, ce la rubava.
La scarpa della Torre, seminascosta dall'acqua, offriva un appiglio per salire (...) Ora ci aggiravamo tra le sue rovine; bombardata dai tedeschi, perchè riferimento per un probabile sbarco degli alleati sulle nostre coste (...) Le tracce del suo passato erano sepolte nel mare e seminascosto dalla sabbia giaceva l'antico stemma pontificio un tempo sul portale della Torre (...)
Restaurata, ritroverà la sua memoria per raccontare ai nostri giovani la sua storia centenaria".